PER LE STATISTICHE SUI CONSUMI ENERGETICI, VEDI ENERGIA E TRASPORTI
PER LE STATISTICHE SULLA SICUREZZA STRADALE, VEDI SICUREZZA (SAFETY)
Vedi:
iRAP International Transport Statistics
Database. The purpose of this site is to make available a wide selection of transport statistics to many
different types of user. We have designed this site to be used by journalists, transport professionals and members of the public.
LITRA, (Information service on public transport)(CH)
ISPRA,
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ex APAT).
ISTAT (Italy)
Statistisches Bundesamt Deutschland (Germany)
EUROSTAT
ACI, Automobile Club d'Italia (annuario statistico ed altro)
ASTAT, Istituto Provinciale di Statistica, Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige
Bureau of Transportation Statistics (BTS), U.S. Department of Transportation, Washington DC.
URF (Union Routière de France), Données statistiques des transports (F) (dati sintetici sui trasporti in Francia)
STATFOR
- Air Traffic Statistics and Forecasts Eurocontrol Agency: Monthly Statistics, Short-Term, Medium-Term and Long-Term Forecast
AAPA (American Association of Port Authorities), Port Industry Statistics (U.S., Brazil, Canada, Mexican and NAFTA Region Port Traffic).
ITALIA
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti Anni 2016-2017,
Roma, 2018, IPZS, 486 p. [formato PDF, 3,0 MB].
Mario Contaldi, Paola Sestili (ISPRA),
Annuario dei dati ambientali 2016. Sezione B, capitolo 4: Trasporti,
ISPRA, Roma, Dicembre 2016, 96 p. [formato PDF, 1,0 MB].
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti Anni 2014-2015,
Roma, 2016, IPZS, 490 p. [formato PDF, 5,4 MB].
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti Anni 2013-2014,
Roma, 2015, IPZS, 494 p. [formato PDF, 5,49 MB].
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti Anni 2012-2013,
Roma, 2014, IPZS, 530 p. [formato PDF, 6,34 MB].
"Il "Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti - Anni 2012-2013" (CNIT 2012-2013) è redatto dall'Ufficio di Statistica dell'Amministrazione, in collaborazione con Uffici e Direzioni Generali del Ministero, altre Amministrazioni Pubbliche di settore, Istat, Aziende, Imprese, Enti ed Istituti di ricerca.
Il Conto, nato con la Legge n.1085/67, è divenuto, nel corso dei decenni, pubblicazione e fonte di dati di interesse ed utilità nell'ambito dell'informazione statistica ufficiale sulle infrastrutture e sui trasporti.
Nell'ambito dei nuovi argomenti presentati e delle tematiche tradizionalmente trattate si segnalano:
- i conti nazionali e le serie di dati di settore relativi a valore aggiunto, costi intermedi, unità di lavoro, redditi, retribuzioni, spese delle famiglie, prezzi ed imprese, analizzate anche in relazione all'evoluzione delle principali attività economiche;
- nell'ambito dei trasporti, i dati, le statistiche e gli indicatori relativi a infrastrutture, mezzi, traffico passeggeri e merci per modo di trasporto, mercato dell'automobile, patenti ed esiti degli esami di guida, trasporto pubblico locale, mobilità, spese e finanziamenti pubblici e privati di settore, incidentalità ed altre esternalità derivanti dai trasporti, logistica, cantieristica navale ecc.;
- relativamente a infrastrutture, lavori pubblici e politiche abitative, la Legge Obiettivo e le altre norme inerenti la realizzazione di opere di rilevanza strategica e nazionale, le reti stradali e ferroviarie, i porti, gli interporti, le reti di trasporto trans-europee, le reti idriche, le dighe e le infrastrutture per i servizi di rete, le caratteristiche strutturali dei lavori pubblici, l'abusivismo edilizio, il nuovo Piano Casa ed i programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio.
Il Conto 2012-2013 è strutturato in una parte introduttiva alla quale seguono tredici Capitoli ed un'Appendice contenente statistiche di dettaglio. Allegati al CNIT sono disponibili, inoltre, l'ultima edizione de "Il Diporto Nautico in Italia" e, sempre su distinti file, ulteriori informazioni e dati su trasporti ed infrastrutture."
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale,
Qualità dell’ambiente urbano - VIII Rapporto. Edizione 2012. (Stato dell’Ambiente 33/2012).
Roma, ISPRA, settembre 2012, 546 p. [formato PDF, 8,15 MB].
Capitoli su: Emissioni e qualità dell'aria, Cambiamenti climatici, Trasporti e mobilità (Analisi del parco veicolare nelle aree urbane;
La mobilità urbana sostenibile; Il trasporto marittimo nelle aree portuali italiane).
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale,
Qualità dell’ambiente urbano - VIII Rapporto. Edizione 2012. Focus su porti, aeroporti e interporti. (Stato dell’Ambiente 34/2012).
Roma, ISPRA, settembre 2012, 186 p. [formato PDF, 6,13 MB].
"A partire dalla IV edizione, il Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano è stato arricchito da un
approfondimento tematico che quest’anno è stato dedicato alle infrastrutture logistiche in cui si
concentra la maggior parte della movimentazione di merci e passeggeri nel nostro paese: porti, aeroporti ed interporti.
L’integrazione modale fra le diverse infrastrutture di trasporto (reti viarie, ferroviarie e marittime)
si rende necessaria per costruire una rete logistica che garantisca efficienza e competitività.
Ciò richiede la realizzazione di nuove opere, la disponibilità di risorse da investire in progetti di ammodernamento delle infrastrutture esistenti nonché di un impianto normativo più snello che
risulti compatibile con la rapida evoluzione del sistema dei trasporti. D’altra parte, viene richiesta una sempre crescente attenzione alla tutela ambientale al fine di una crescita sostenibile che
sappia coniugare lo sviluppo del sistema dei trasporti con la protezione dell’ambiente. In tal senso, nel Focus sono riportati diversi contributi in cui sono presentati studi, progetti e ricerche
che evidenziano le forti interazioni fra le infrastrutture logistiche e l’ambiente. In particolare, il sistema portuale italiano rappresenta uno degli anelli più importanti della
catena logistica nazionale considerando gli elevati volumi di merci e passeggeri che annualmente transitano nei porti italiani. I porti si trovano storicamente ad essere inglobati in aree urbane
densamente popolate (Genova, Napoli, Palermo, ecc.) con cui condividono spazi ed infrastrutture. Tale vicinanza porta inevitabili criticità in quanto le normali attività portuali possono avere impatti
sulle aree limitrofe in termini di emissioni inquinanti, qualità dell’aria, inquinamento acustico, rifiuti, qualità delle acque, ecc.
Alcuni contributi del Focus riportano analisi di scenari per strategie di sviluppo sostenibile nelle città portuali mirate a valutare l’efficacia di interventi di mitigazione e contenimento delle sorgenti
emissive di inquinanti gassosi (progetti MED APICE per i porti di Venezia e Genova e CESAPO per il porto di Brindisi) e di inquinamento acustico (progetto NOMEPORTS per il porto di Livorno).
Analogamente, l'utilizzo di modelli fotochimici euleriani per la stima degli impatti delle emissioni portuali sulla concentrazione dei diversi inquinanti normati viene presentato per la città di Trieste.
E’ interessante notare come un sempre crescente numero di progetti inerenti alla valutazione dello stato dell’ambiente in aree portuali venga finanziato dall’Unione Europea. La stessa ISPRA
è partner di un progetto europeo (SUPORTS) che ha l’obiettivo di veicolare a porti di piccole
dimensioni sia l'uso di strumenti di gestione ambientale che notizie sulle buone pratiche ambientali messe in campo in ambito portuale.
Altre tematiche affrontate riguardano la caratterizzazione e gli interventi di bonifica nelle 26 aree marino-costiere che ricadono all’interno di Siti di Interesse Nazionale, la descrizione degli habitat
e delle specie d'interesse comunitario presenti nelle aree protette e nei siti della rete Natura 2000 in prossimità delle aree portuali di Ravenna, Brindisi e Cagliari, aspetti tecnici legati alle
attività di dragaggio ed alcune criticità legate al trasporto marittimo quali lo sversamento in mare di prodotti petroliferi e l’invasione biologica di specie alloctone marine.
Considerando la procedura di infrazione contro il nostro paese per non aver rispettato le prescrizioni della direttiva europea 2000/5/CE sulla redazione dei piani di raccolta di rifiuti
provenienti da navi, riveste particolare importanza sia la proposta di indicatori ambientali per la stima dei rifiuti prodotti in ambito portuale sia il documento di indirizzo sulla gestione dei rifiuti
portuali in Campania (che standardizza le modalità di redazione dei piani di raccolta e di gestione dei rifiuti provenienti dalle navi e dei residui del carico) riportati nel contributo proposto da Arpa Campania.
Lo studio del rapporto tra aeroporti e ambiente è di notevole complessità, tale complessità diventa più evidente se si considera la funzione strategica degli aeroporti. Essi sono nodi nella rete
dei trasporti, strutture intermodali dove passeggeri e merci passano dal trasporto di superficie (stradale e/o ferroviario) a quello aereo e viceversa. I trasporti sono fondamentali per la crescita
economica, ma devono essere sostenibili, sviluppandosi nel rispetto dei vincoli ambientali. Alla
complessità delle analisi ambientali si somma la sovrapposizione dei riferimenti normativi della procedura autorizzativa ambientale per gli aeroporti.
Nel caso degli aeroporti possiamo parlare (seguendo la classica suddivisione delle aree di operazioni) di impatto ambientale air side, considerando il rumore e le emissioni gassose
derivanti dalle operazioni dei veicoli e dei mezzi di supporto, e di impatto land side quando analizziamo l’impatto collegato alle infrastrutture aeroportuali (urbanizzazione del territorio) e
dal loro funzionamento (consumo energetico, generazione di rifiuti, traffico sulle via di accesso all’aeroporto, ecc.).
Una delle principali sfide del settore dell’aviazione, al fine di perseguire l’obiettivo della crescita sostenibile, è la riduzione degli impatti sia a livello globale che locale.
L’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile (ENAC) per perseguire l’obiettivo della crescita sostenibile sia a livello locale che globale ha avviato una serie di iniziative trattate nel Focus, tra queste
particolare rilevanza ha il Patto per l’Ambiente stipulato tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Ambiente e l’ENAC stesso.
L’impatto ambientale a cui viene attribuita la maggiore importanza, in quanto immediatamente
avvertibile dalle popolazioni che vivono in prossimità degli aeroporti è il rumore. Alcuni dei contributi presentati trattano questo tema.
Nel Focus sono illustrate anche le attività di ISPRA che per la determinazione e la gestione
del rumore ambientale, anche in ambito aeroportuale, supporta il MATTM nella gestione degli adempimenti previsti dal D. Lgs. 194/2005.
Un aeroporto per sviluppare la sua funzione necessita di una notevole infrastrutturazione,
quindi funziona non solo come attrattore di traffico ma ha anche la capacità di attrarre attività
imprenditoriali, residenziali ed attività di tipo terziario. Questi aspetti sono esaminati considerando le esperienze lombarde.
Una tematica di crescente interesse è il rischio di collisione degli aerei con i volatili; ampio spazio
è stato riservato alle problematiche del bird strike ed alle principali misure tecniche e gestionali che gli aeroporti sono tenuti ad adottare per ridurre il rischio di impatti.
Il Documento di economia e finanza 2012 ritiene prioritari gli interventi di collegamento dei nodi strategici, porti ed aeroporti, alla rete esistente in modo da esaltare lo sfruttamento
dell’intermodalità, che si completa con gli interporti, elementi cardine del sistema intermodale esaminati considerando il sistema intermodale campano."
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti Anni 2010-2011,
Roma, 2012, IPZS, 482 p. (volume + CD-ROM) [formato PDF, 7,52 MB].
Antonella Bernetti, Riccardo De Lauretis, Gianluca Iarocci, Francesca Lena, Renato Marra Campanale, Ernesto Taurino,
Trasporto su strada. Inventario nazionale delle emissioni e disaggregazione provinciale.
(Rapporti 124/2010). ISPRA, Roma, 2010, 97 p. [formato PDF, 3,33 MB].
"Le stime delle emissioni da trasporto su strada effettuate da ISPRA costituiscono la fonte ufficiale di riferimento a livello internazionale, in ragione del ruolo dell’Istituto come responsabile della realizzazione annuale dell’inventario nazionale delle emissioni in atmosfera, strumento di verifica degli impegni assunti a livello internazionale sulla protezione dell’ambiente atmosferico, come la Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), il Protocollo di Kyoto, la Convenzione di Ginevra sull’inquinamento atmosferico transfrontaliero (UNECE-CLRTAP), le Direttive europee sulla limitazione delle emissioni.
La consistente domanda di mobilità di persone e merci su strada rende rilevante il problema dell’inquinamento da trasporti stradali soprattutto in considerazione dell’impatto sulle aree urbane, relativamente ad inquinanti quali il monossido di carbonio, i composti organici volatili (in particolare benzene), gli ossidi di azoto ed il particolato; inoltre il contributo alle emissioni di gas serra risulta particolarmente gravoso per le emissioni di anidride carbonica.
A partire dall’inventario nazionale, viene costruito quello provinciale attraverso un approccio top-down, dall’alto verso il basso. Tale metodologia prevede l’utilizzo di cosiddette variabili proxy correlate all’attività delle sorgenti emissive ed i cui valori siano noti sia sull’area più estesa (in questo caso quella nazionale) sia al dettaglio territoriale di interesse (nello specifico quello provinciale).
Alle emissioni nazionali da traffico stradale sono state applicate tre diverse metodologie di disaggregazione spaziale a livello provinciale (approccio top-down) che, all’interno del rapporto, vengono confrontate con diverse metodologie."
ACI, Annuario
statistico 2010, Roma, 2010, 5 capitoli e 3 appendici [15 file pdf o xls, 1,62 MB]. Dati
sulla consistenza del parco veicolare in Italia relativi agli anni 1990-2009.
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti Anni 2008-2009,
Roma, 2010, IPZS, 502 p. (214 p. + CD-ROM) [formato PDF, 4,13 MB].
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale,
Annuario dei dati ambientali 2008.
Roma, ISPRA, 2009, 1273 p. + CD-ROM [23 file, formato PDF].
(capitolo sui trasporti, pag. 191-282 [formato PDF, 732 kB])
Gianluca Iarocci, Giorgio Cattani,
Analisi dei dati italiani del trasporto su strada 2000-2005-2007,
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Roma, 2009, 21 p. [formato PDF, 110 kB].
"Il periodo esaminato (2000 – 2007) è stato caratterizzato da una crescita ulteriore del parco
veicolare. Il tasso di crescita complessivo sembra essere in linea con le tendenze del recente
passato, mentre gli elementi di novità del periodo sono la crescita del parco autovetture alimentato a
gasolio e di quelle di grossa cilindrata, e l’affermazione dei motocicli accompagnata dal declino di
ciclomotori. Un altro aspetto importante è la rapidità con cui il parco veicolare è andato modificandosi rispetto
alle caratteristiche emissive; l’analisi condotta in particolare ha evidenziato la netta crescita,
nell’intervallo temporale relativamente breve considerato, del numero di veicoli rispondenti agli
standard emissivi più recenti (EURO III e EURO IV) che ha riguardato tutte le categorie veicolari
ma che è stato più significativo per il parco delle autovetture e dei motocicli.
L’analisi statistica multivariata in componenti principali ha permesso di evidenziare in modo
sintetico come le tendenze su base nazionale si diversificano a livello regionale. In particolare la
penetrazione delle tecnologie più moderne dal punto di vista del rispetto degli standard emissivi è
stata più rapida e più rilevante nelle regioni del Nord Italia.
Il ricambio del parco è rapido anche al sud, ma i veicoli di vecchia generazione “resistono” ancora
nel meridione e nelle isole, dove permane una maggiore presenza di tecnologie vecchie di tipo Euro
0 ed Euro I. In Italia l’aumento del numero di veicoli e di chilometri percorsi ha controbilanciato l’effetto
positivo dovuto alla penetrazione di veicoli meno inquinanti; questo oltre ad aumentare le situazioni
di congestione con i connessi disagi (inquinamento acustico, aumento del tempo di percorrenza), ha
fatto permanere, o comunque non ha risolto nella misura auspicata, i problemi legati alle emissioni
di inquinanti caratteristici del traffico.
Per affrontare questo problema bisognerebbe porsi come obiettivo la razionalizzazione del trasporto
su strada di persone e merci finalizzata a ridurre le percorrenze complessive, l’incentivazione di
modalità di trasporto alternative e la diffusione dei veicoli a minore impatto ambientale."
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Conto
Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti Anni 2006 2007, Roma, 2008, IPZS, 377 p. [format PDF, 4,53 MB].
Ministero dei Trasporti, Ministero delle Infrastrutture, Conto
Nazionale dei Trasporti e delle Infrastrutture Anno 2005 con elementi
informativi per l’anno 2006, Roma, 2007, IPZS, 455 p. [formato PDF, 4,99 MB].
ISTAT,
Trasporto ferroviario anni 2004-2007. (Tavole di dati).
Roma, ISTAT, 2008, 1+7 p. [formato PDF, 280 kB] e 13 file di tabelle [formato Excel, 250 kB].
"La rilevazione raccoglie i dati sul trasporto di merci e di passeggeri e quelli sull’incidentalità
ferroviaria relativi a tutte le imprese del settore. Il campo di osservazione è costituito da tutte
le imprese di trasporto ferroviario operanti in Italia."
ISTAT,
Statistiche del trasporto ferroviario (anni 2004-2005).
Roma, ISTAT, 2007, 51 p. + CD-ROM [formato PDF, 2,84 MB].
(tavole Excel disponibili online)
Alberto Fiorillo, Mirko Laurenti, Duccio Bianchi, Lorenzo Bono, Paola Mani, Michele Merola, Enrica Zucca (a cura di),
Ecosistema
Urbano 2008 di Legambiente: XIV Rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia.
Milano : Ambiente Italia, Roma : Legambiente, 2007, 69 p. [formato PDF, 646 KB].
Il sistema di indicatori locali di Legambiente confronta le prestazioni ambientali dei 103 comuni italiani
capoluogo di provincia (tra cui alcuni relativi al trasporto pubblico, alla dotazione di aree pedonali e piste ciclabili,
alla qualità dell'aria (PM10).
ISTAT,
Statistiche ambientali (anni 2005-2006).
Roma, ISTAT, 2007, 501 p. + CD-ROM [formato PDF, 2,78 MB].
(contiene un capitolo sui trasporti)
ACI, Annuario
statistico 2005, Roma, giugno 2005, 181 p. [formato pdf, 944 kB]. Dati
sulla consistenza del parco veicolare in Italia relativi all’anno 2004.
ISTAT,
Statistiche dei trasporti. Anno 2004.
Roma, ISTAT, 2007, 283 p. + CD-ROM [formato PDF, 5,16 MB].
ISTAT, Statistiche
dei trasporti. Anni 2002-2003. Annuario n.4/2005. Roma, giugno 2005, 284 p.
[formato pdf, 1,24 MB]. Il volume raccoglie i dati prodotti dall'Istituto e
dagli altri enti del Sistan in un'ottica di “sistema dei trasporti”.
ISTAT,
Statistiche dei trasporti marittimi. Anni 2002-2004.
Roma, ISTAT, 2007, 59 p. + CD-ROM [formato PDF, 2,00 MB].
ISTAT,
Statistiche del trasporto aereo. Anni 2004-2005.
Roma, ISTAT, 2007, 47 p. + CD-ROM [formato PDF, 2,07 MB].
ISTAT,
Le infrastrutture in Italia. Un'analisi provinciale della dotazione e della funzionalità.
Roma, ISTAT, 2006, 251 p. [formato PDF, 5,02 MB].
ISTAT, Gli
spostamenti quotidiani e periodici. Censimento 2001. Dati definititvi.
Roma, 9 giugno 2005, 39 p. [formato PDF, 300 kB] (L’Istat diffonde i dati definitivi relativi
agli spostamenti quotidiani che le persone residenti effettuano ogni giorno per raggiungere il luogo di studio
o di lavoro (mobilità giornaliera); viene indicato anche il mezzo di trasporto
utilizzato).
ISTAT,
I trasporti su strada e l'ambiente (anno 2001).
Roma, ISTAT, 2001, 140 p. [formato PDF, 466 KB].
ISTAT, ACI, Incidenti
stradali. Anno 2005 (Statistiche in breve), Roma, ISTAT, novembre 2006, 15 p. [formato PDF, 250 kB ].
Continua nel 2005 il trend iniziato a partire dall’introduzione della patente a
punti, con un leggero calo del numero di incidenti, morti e feriti rispetto al 2004.
Ministero delle Infrastrutture e Ministero dei Trasporti, Conto
Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti, Anno 2004 con elementi
informativi per l’anno 2005, Roma, 2006, IPZS, 553 p. [22 file PDF].
Osservatorio Città
Sostenibili (del) Politecnico e Università di Torino (a cura di), Statistiche
sull’incidentalità in Italia. Utenti deboli e a rischio, (Quaderno di lavoro,
15), Torino, Regione Piemonte, marzo 2006, 28 p. [formato PDF, 948 kB].
Fußverkehr in Zahlen. Daten, Fakten und Besonderheiten,
Bundesministerium für Verkehr, Innovation und Technologie, Walk-space.at, Wien, September 2012, 129 p. [formato PDF, 11,5 MB].
"Im Zuge der vorliegenden Studie wird die Bedeutung des Fußverkehrs als Teil des integrierten Gesamtverkehrssystems dargestellt und ein Überblick über den Fußverkehr anhand von Zahlen, Daten und Fakten aus den unterschiedlichsten Themenbereichen gegeben.
Gerade der Fußverkehr ist traditionell auf nationaler wie auf internationaler Ebene wenig umfassend und genau erfasst. Die Verkehrspolitik und daraus abgeleiteten Ziele und Maßnahmen sind jedoch auf ein ausreichendes Mindestmaß an zuverlässiger statistischer Information angewiesen. Die Zusammenstellung von Zahlen, Daten und Fakten zum Fußverkehr soll sowohl eine Grundlage für EntscheidungsträgerInnen als auch einen Überblick für die interessierte Öffentlichkeit schaffen. Insbesondere sollen die hier aufbereiteten Daten zur Verbesserung des Verständnisses für den Fußverkehr mit allen seinen Facetten beitragen.
Die Studie behandelt folgende Themenpunkte: Mobilitätsverhalten und Besonderheiten zu Fuß; Geh-Infrastruktur; Zu Fuß - aber sicher; Bewegung, Gesundheit und Ökologie;
Wirtschaftliche Aspekte zum Fußverkehr; Raumstrukturen und zu Fuß gehen; Mobilitätseinschränkungen und Gehhilfen; Quellenverzeichnis und Links."
Ampia ed analitica raccolta di dati statistici sulla mobilità pedonale in Austria e all'estero.
Comprende dati sulla sicurezza, gli aspetti economici e sanitari, le relazioni con la struttura urbana.
Radverkehr in Zahlen. Daten, Fakten und Stimmungen,
Bundesministerium für Verkehr, Innovation und Technologie, Wien, 2010, 210 p. [formato PDF, 5,98 MB].
Notevole e dettagliata raccolta di dati statistici sulla diffusione e l'uso della bicicletta in Austria.
Comprende dati sulla sicurezza, gli aspetti economici, le motivazioni dell'uso.
Wirtschaftskammer Österreichs,
Die Österreichs Verkehrswirtschaft. Daten und Fakten – Jahresbericht 2008. (L'economia dei trasporti austriaca).
Wien, 2009, 82 p. [formato PDF, 1,80 MB].
Wirtschaftskammer Österreichs,
Österreichs Verkehrswirtschaft in Zahlen. Ausgabe 2004. (L'economia dei trasporti austriaca in cifre).
Wien, 60 p. [formato PDF, 825 KB].
La mobilité des Français, panorama issu de l’enquête nationale transports et déplacements 2008. (La Revue du CGDD).
Commissariat Général au Développement Durable, Paris, Décembre 2010, 238 p. [formato PDF, 5,04 MB].
"Ce numéro spécial de la revue du CGDD présente les résultats de l'enquête
nationale transports et déplacements réalisée auprès des ménages. Ils nous
permettent à la fois de disposer d’une description complète des
comportements de mobilité des Français, et de retracer et comprendre les
grandes tendances à l’oeuvre au cours des dernières décennies.
Alors que le nombre de déplacements individuels effectués chaque jour est à
peu près le même partout (entre 3,0 à Paris et 3,4 dans les grandes villes de
province), l’utilisation de la voiture est d’autant plus faible que la zone est
dense (1 déplacement sur 8 à Paris, près de 9 sur 10 dans la périphérie des
petites villes). Aussi, plus l’habitat est dense, plus les personnes ont recours
aux transports en commun, au vélo et à la marche à pied.
L’usage de la voiture reste prédominant mais il se stabilise entre 1994 et 2008
dans les grandes villes de province et recule même à Paris. Or 37 millions
d’habitants vivent aujourd’hui dans les pôles urbains, ce qui représente 60 %
de la population de la France métropolitaine. Dès lors, l’importance des
enjeux liés à la mobilité urbaine s’en trouve renforcée."
Umweltbundesamt,
Daten zum Verkehr. Ausgabe 2009. Umweltbundesamt, Dessau-Roßlau, 2010, 72 p. [formato PDF, 2,04 MB].
Statistisches Bundesamt,
Verkehr in Deutschland 2006. (I trasporti in Germania 2006).
Wiesbaden, 2006, 60 p. [formato PDF, 1,07 MB].
(sintesi di tipo divulgativo).
Department for Transport,
Transport Statistics Great Britain. 2008 Edition. 34th edition.
TSO, London, November 2008, 192 p. [formato PDF, 5,51 MB].
Department for Transport (UK), National Statistics,
Focus on Ports. 2006 edition.
Basingstoke, Palgrave Macmillan, 2006, 96 p. [formato PDF, 9,27 MB].
This report gives comprehensive statistical information about commercially active UK ports.
It gives information about individual ports around the coast including details about ownership, type of operation carried out, and the sorts of traffic handled. The report also includes information on UK port employment and accident rates.
Kennisinstituut voor Mobiliteitsbeleid,
Mobiliteitsbalans 2012. Ministerie van Infrastructuur en Milieu, Den Haag, November 2012, 187 p. [formato PDF, 6,43 MB].
"Dit kwam vooral door aanleg van spitsstroken en wegverbredingen en door verkeersmanagement (beter benutten). Met de doorlopende uitbreiding van de wegcapaciteit volgt in 2013 een verdere daling van de files op het hoofdwegennet. Daarna nemen de files naar verwachting weer toe. Dat komt door de dan naar verwachting weer aantrekkende economie en bijbehorende toename van de automobiliteit, die overigens sinds 2005 niet zo sterk meer groeit als in de jaren daarvoor.
Dit concludeert het Kennisinstituut voor Mobiliteitsbeleid (KiM) in de Mobiliteitsbalans 2012. Het KiM is een onafhankelijk onderzoeksinstituut binnen het Ministerie van Infrastructuur en Milieu. In de Mobiliteitsbalans geeft het KiM jaarlijks een overzicht van de stand van zaken van de mobiliteit in Nederland.
De afvlakkende groei van de automobiliteit is ook zichtbaar in landen als Duitsland, Frankrijk en de VS. Dit komt niet alleen door de economische crisis. Het KiM onderzocht vier mogelijk oorzaken: verzadiging van het autobezit- en gebruik, ander mobiliteitsgedrag van jongeren, de opkomst van de internetsamenleving en een toename van reizen naar het buitenland. Alleen het verminderde autogebruik van jongvolwassenen blijkt in Nederland op dit moment duidelijk van invloed te zijn op de verminderde groei van de mobiliteit. De kans is groot dat door een aantrekkende economie en een geringe daling van de brandstofprijzen de automobiliteit de komende jaren licht blijft groeien (met 1% tot 2% per jaar).
In 2011 nam het treingebruik meer toe dan in de 2 jaren daarvoor, vooral door het groeiende gebruik van de ov-studentenkaart. Het aantal luchtreizigers kwam in 2011 boven het niveau van de topjaren 2007 en 2008. De ontwikkeling van het goederenvervoer over de weg bleef in 2011 achter bij de andere vervoerswijzen.
De kosten van files, verkeersongevallen en milieuschade door het verkeer lagen in 2011 tussen de €19,8 en €21,5 miljard. De grootste post betreft verkeersongevallen: tussen de €12 en €13 miljard."
Kennisinstituut voor Mobiliteitsbeleid,
Mobiliteitsbalans 2009.
Den Haag, juni 2009, 124 p. [formato PDF, 6,07 MB].
"Mobility in the Netherlands continues to increase, although less sharply
than in the 1980s and 1990s. From 2000 to 2007, the number of
kilometres travelled by road and by rail rose 5 percent and 9 percent,
respectively, while during the same time period, air travel grew much
more rapidly at a rate of 21 percent. Similarly, freight transportation
also grew by 21 percent from 2000 to 2008.
In recent years, time loss due to traffic jams and road congestion has
remained relatively unchanged. Road safety, meanwhile, has generally
improved, although it has not improved for cyclists. Meanwhile, air
pollution resulting from road traffic decreased, owing to the use of
cleaner, low-polluting cars. CO2 emission levels fell for the first time
since 2006, but only slightly.
Past experience has shown that we do not travel substantially less
during times of economic crisis: home-to-work travel does decrease,
but leisure time travel increases. During economic downturns, there
are indeed fewer traffic jams and less congestion on the roads. Freight
transportation and the airline industry are particularly sensitive to
fluctuations in the economy. If economic forecasts prove correct, there
will be fewer traffic jams on the roads in 2009 and 2010."
Transport Research Centre,
Study on transport trends from environmental viewpoints in the Czech Republic 2008, Brno, August 2009, 119 p. [formato PDF, 1,21 MB].
"The „Study on development of transportation from the environmental point of view for the
year 2008“ gives an overall view on development of transportation within the Czech
Republic. It has been processed in a form of indicators, which describe in a complex way a
nationwide development of transportation. In the part of emissions from transportation is the
nationwide level extended of indicators describing development on the regional level.
Information are observed and processed yearly since the year 1998. Data are based on
indicators for the years 1993, 1995 – 2008. Quoted data for the years 1993, 1995 – 2007
are final ones, data for the year 2008 are preliminary ones. The followed-up indicators are
describing absolute values of transportation power outputs, length of traffic infrastructure,
number of vehicles, consumption of fuels, energy and emission load, and also specific
values related to an inhabitant and VAT unit, showing relationships of transportation to
demographic and economic development of the Czech Republic. Among followed indicators
can we find also indicators evaluating a Strategy of sustainable development of the Czech
Republic, which has been the basic document for processing further materials of conceptual
character (action plans of sector policy). Time series of individual indicators enable to
evaluate their developmental trends."
Transport Research Centre,
Study on transport trends from environmental viewpoints in the Czech Republic 2005, Brno, June 2006, 111 p. [formato PDF, 1,72 MB].
"The „Study on transport trends from environmental viewpoints in the Czech Republic 2005” gives
an overall survey on development of transportation within the Czech Republic (ČR) on the basis
of set indicators in the timeline 1993, 1995 - 2005. The Study is oriented not only to indicators
reflecting the statewide development, but also to the characteristics of traffic emissions
development in individual regions of the ČR and to relations of freight transportation among the
regions within the ČR. The indicators reflect partly absolute values of transportation output, the
length of transportation infrastructure, number of vehicles, consumption of fuels, consumption of
energy and load of emissions, and partly also specific values related to a resident and GDP unit,
which shows a relationship between transportation development and demographic and economic
development of the ČR."
Czech Republic, Ministry of Transport,
Transport Yearbook / Ročenka dopravy 2007.
Stacy C. Davis, Susan W. Diegel, Robert G. Boundy,
Transportation Energy Data Book: Edition 27.
U.S. Department of Energy, Oak Ridge National Laboratory, Oak Ridge, Tennessee, 2008, 361 p. [formato PDF, 2,69 MB]
U.S. Department of Transportation, Research and Innovative Technology Administration, Bureau of Transportation Statistics,
National Transportation Statistics 2008.
U.S. Department of Transportation, Washington DC, 2008, 503 p. [formato PDF, 3,51 MB].
Railway Handbook 2012. Energy Consumption and CO2 Emissions.
International Energy Agency, International Union of Railways, Paris, 2012, 116 p. [formato PDF, 32,1 MB].
"In this book you will find the result of the harmonization of the UIC energy/CO2 railway database with the IEA world energy
balances (IEA, 2011a) and CO2 from fuel combustion (IEA, 2011b) databases. The publication is composed of a European part, followed
by a selection from Non-European countries where partial data were available".
Secretaría de Estado de Transportes. Centro de Publicaciones, Ministerio de Fomento,
Observatorio hispano-francés de Tráfico en los Pirineos. Suplemento al Documento nº5, Principales cifras actualizadas al año 2008 (junio 2010).
Madrid, 2010, 17 p. [formato PDF, 5,17 MB].
UNCTAD,
Review of Maritime Transport 2009. Report by the UNCTAD secretariat.
United Nations, New York and Geneva, 2009, 219 p. [formato PDF, 2,31 MB]
Peden M. .. [et al.] (ed. by),
World report on road traffic injury prevention, World Health Organization (WHO), Geneva,
2004, 217 p. [11 separated files or 1 file of 5,53 MB, formato PDF].
Also available in Arabic, Chinese, French, Russian, Spanish, Thai.
Susan Shaheen, Rachel Finson, Abhinav Bhattacharyya, Mark Jaffee (UC Berkeley),
Moving Toward a Sustainable California: Exploring Livability, Accessibility & Prosperity. White Paper.
TSRC, University of California, Berkeley, October 2016, 39 p. [formato PDF, 719 KB].
"The Transportation Sustainability Research Center at UC Berkeley conducted a series of tasks to
assist the California Department of Transportation (Caltrans) with an understanding of
prosperity, accessibility, and livability metrics. Research findings were collected through a
combination of literature reviews and expert interviews. Researchers found that prosperity,
accessibility, and livability metrics all involve a component of cooperation with partner
jurisdictions. A flexible approach that accounts for local and corridor considerations and evolves
over time is emphasized. The white paper highlights the importance of equity considerations,
data availability, and the scale of measurement.
Prosperity emphasizes long-term or short-term strategies to improve quality of life, focusing on
economic indicators, such as income, business, and property values. Prosperity metrics can be
used to prioritize transportation projects based on social, environmental, or equity concerns.
Accessibility metrics reflect the ability for transportation systems to provide people with access
to opportunities. Metrics are centered on travel time and length, land use, mobility, and the
availability of public transit. Livability focuses on quality of life improvements with community
outcomes and impacts at the local level. Metrics - such as affordability, public health, quality of
accessibility, environment, aesthetics, and public participation - all pertain to livability."
European Environmental Agency,
Transitions towards a more sustainable mobility system. TERM 2016: Transport indicators tracking progress towards environmental targets in Europe.
(EEA Report n.34/2016), EEA, Copenhagen, 2016, 88 p. [formato PDF, 10,5 MB].
"This year's 'Transport and Environment Reporting Mechanism (TERM)' report (released on an annual basis
since 2000) reflects on the prospects for significant future 'systemic' changes towards sustainability for the
mobility system. Technological developments will largely determine the future environmental performance of
the transport sector. However, many past technological advances in the transport sector have historically been
offset by the ever increasing demand for transport. Previous TERM reports have addressed this issue and
have concluded that technical solutions alone are not enough to ensure that environmental impacts from
transport will be reduced. Other measures, such as demand optimisation in the form of better vehicle
utilisation, avoidance of unnecessary trips and modal shift, will therefore be indispensable. 'Ultimately, we
should not be afraid of asking whether we actually need all this transport... ...and reconsider our consumption patterns
and lifestyle choices' (EEA, 2016a).
The understanding of 'long-term sustainability' in this context is largely based on the aims of the 7EAP and
the 2011 Transport White Paper's quantitative target of a 60 % reduction in transport greenhouse gas (GHG) emissions by 2050."
Dominique Gillis, Ivana Semanjski, Dirk Lauwers (Ghent University),
How to Monitor Sustainable Mobility in Cities? Literature Review in the Frame of Creating a Set of Sustainable Mobility Indicators.
Sustainability 2016, 8(1), 29 (30 p.) [formato PDF, 842 kB]. Open Access.
"The role of sustainable mobility and its impact on society and the environment is evident and recognized worldwide. Nevertheless, although there
is a growing number of measures and projects that deal with sustainable mobility issues, it is not so easy to compare their results and, so far, there is
no globally applicable set of tools and indicators that ensure holistic evaluation and facilitate replicability of the best practices. In this paper, based
on the extensive literature review, we give a systematic overview of relevant and scientifically sound indicators that cover different aspects of sustainable
mobility that are applicable in different social and economic contexts around the world. Overall, 22 sustainable mobility indicators have been selected and
an overview of the applied measures described across the literature review has been presented."
Attila Buzási, Mária Csete (Budapest University of Techology and Economics),
Sustainability Indicators in Assessing Urban Transport Systems.
Periodica Polytechnica Transportation Engineering, Online First (2015) paper 7825, 8 p. [formato PDF, 379 kB].
"Transport systems are key elements of urban areas, therefore their sustainability has a pivotal role in achieving complex urban sustainability. Nowadays the assessment of urban sustainability is a hotspot in different scientific fields despite of lack of comprehensive and widely accepted definitions of both urban sustainability and sustainable transportation. The use of divergent indicators for evaluating sustainable urban transportation has been emerged as a core of urban studies. The main aims of this paper is to analyze sets of sustainable urban transport indicators developed in the scientific area worldwide, to collect variables for assessing urban transport sustainability in Hungary, finally to do recommendations in order to be able to evaluate sustainability of transport systems in Hungarian urban areas in a more effective manner."
European Environmental Agency,
Focusing on environmental pressures from long distance transport. TERM 2014: transport indicators tracking progress towards environmental targets in Europe.
(EEA Report n.7/2014), EEA, Copenhagen, 2014, 104 p. [formato PDF, 5,36 MB].
"The 2014 TERM report includes two sections: Part A provides an assessment of the progress
made in the environmental performance of the transport system as a whole. This section
uses a core set of 12 TERM indicators; these indicators have been selected based on their
links to key transitional processes in transport, their association with ongoing European policy
targets, and data availability and reliability. Part B of the report presents a dedicated
assessment of the impact of long.distance transport activities on the environment. This
complements last year's TERM report (EEA, 2013a), in which the importance of health and
environmental impacts of urban transport were assessed."
European Environmental Agency,
A closer look at urban transport. TERM 2013: transport indicators tracking progress towards environmental targets in Europe.
(EEA Report n.11/2013), EEA, Copenhagen, 2013, 106 p. [formato PDF, 5,48 MB].
"This TERM 2013 report includes an assessment of progress towards the transport-related environmental targets set out in the 2011 White
Paper and other transport and environment regulations. It also includes a focus on the environmental impacts of urban transport."
European Environmental Agency,
The contribution of transport to air quality. TERM 2012: Transport indicators tracking progress
towards environmental targets in Europe. (EEA Report n.10/2012), EEA, Copenhagen, 2012, 92 p. [formato PDF, 8,94 MB].
"TERM 2012 presents the most relevant and up to date information on the main issues regarding transport and environment in Europe, particularly in areas with specific policy targets such as greenhouse gas emissions and energy consumption, transport demand levels, noise and other issues. It also offers an overview of the transport sector's impact on air pollutant emissions and air quality. It discusses the contributions made by all modes of transport to direct air pollutant emissions and also to 'secondary' air pollutants formed in the atmosphere. Alongside the recently published Air quality in Europe - 2012 report, TERM 2012 aims to inform the European Commission’s review of the Thematic Strategy on Air Pollution."
European Environmental Agency,
Laying the foundations for greener transport. TERM 2011: transport indicators tracking progress
towards environmental targets in Europe. (EEA Report n.7/2011), EEA, Copenhagen, 2011, 92 p. [formato PDF, 4,73 MB].
"For the first time ever the European Commissions is proposing a greenhouse gas emissions target for transport. But how is
transport going to provide the services that our society needs while minimising its environmental impacts? This is the theme for the
Transport White Paper launched in 2011. TERM 2011 and future reports aim to deliver an annual assessment on progress towards these
targets by introducing the Transport and Environment Reporting Mechanism Core Set of Indicators (TERM-CSI). TERM 2011 provides also
the baseline to which progress will be checked against, covering most of the environmental areas, including energy consumption,
emissions, noise and transport demand. In addition, this report shows latest data and discuss on the different aspects that can
contribute the most to minimise transport impacts. TERM 2011 applies the avoid-shift-improve (ASI) approach, introduced in the
previous TERM report, analysing ways to optimise transport demand, obtain a more sustainable modal split or use the best technology
available."
Ecosistema Urbano 2011. XVIII Rapporto sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia.
Metodologia e tabelle. Legambiente, Roma, 2011, 62 p. [formato PDF, 5,04 MB]
"La XVIII edizione del rapporto Ecosistema Urbano impiega 25 indici tematici basati su una settantina di indicatori primari (ed oltre 120 parametri) per confrontare tra loro 104 capoluoghi di provincia italiani.
L’insieme degli indicatori selezionati per la graduatoria di Ecosistema Urbano copre tutte le principali componenti ambientali presenti in una città: aria, acque, rifiuti, trasporti e mobilità, spazio e verde urbano, energia, politiche ambientali pubbliche e private. Tali indicatori consentono di valutare tanto i fattori di pressione e la qualità delle componenti ambientali, quanto la capacità di risposta e di gestione ambientale.
Nell’edizione di quest’anno sono stati introdotti alcuni cambiamenti. Il più significativo è stata la scelta di suddividere le città in tre gruppi e di valutare ciascun gruppo separatamente. I 104 capoluoghi considerati sono stati così separati in: 15 città grandi (con popolazione superiore ai 200.000 abitanti), 44 città medie (con popolazione compresa tra 80.000 e 200.000 abitanti) e 45 città piccole (con popolazione inferiore a 80.000 abitanti). In questo modo il confronto è realizzato tra gruppi di città omogenei rispetto a molte problematiche di gestione della città stessa: ad esempio il trasporto pubblico e la raccolta differenziata di una metropoli sono così valutati in riferimento ad obiettivi diversi, rispetto a quelli di un piccolo centro dove ci si sposta più facilmente a piedi e dove la quantità di spazzatura è più gestibile. Inoltre confrontare due città con popolazione simile rende più significativo il paragone tra i valori degli indicatori pro capite calcolati.
Altre modifiche sono state introdotte negli indici e nel numero di città considerate.
Si riassumono di seguito le principali variazioni apportate:
-il numero delle città considerate passa da 103 a 104, con l'ingresso di Monza nelle graduatorie;
-è stato eliminato l’indicatore sui consumi di carburanti pro capite, indicatore a carattere provinciale e poco significativo in ambito strettamente comunale;
-è stato introdotto un indice sintetico di ciclabilità che valuta alcuni interventi dell’amministrazione per favorire la mobilità ciclabile (ad esempio la presenza di bike sharing, l’adozione di un biciplan, la presenza di parcheggi di interscambio, ecc…);
-è stato modificato l’indice di mobilità sostenibile, togliendo le informazioni sul tema della ciclabilità e su altri interventi meno significativi, e introducendo il car sharing;
-è stato modificato l’indice delle piste ciclabili, introducendo nuove categorie di piste ciclabili (quelle su marciapiede), considerando solo le piste urbane ed eliminando quelle con valenza turistica. In accordo con gli esperti della Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), si è inoltre scelto di revisionare i pesi adottati per ricondurre i chilometri delle diverse tipologie di piste ad una “lunghezza equivalente";
-è stato modificato l’indice di eco management introducendo informazioni sugli appalti verdi;
-è stato modificato l’indice di pianificazione e partecipazione introducendo l’adozione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES);
-gli indici di qualità dell’aria di NO2 e PM10 sono stati calcolati solo per le centraline urbane, in modo da avere dei dati più omogenei;
-è stato modificato l’indice Energie rinnovabili e teleriscaldamento, eliminando l’indice di Energia da biogas e biomassa a causa dei pochi ed incerti dati ricevuti in merito."
Robert Joumard, Henrik Gudmundsson (editors),
Indicators of environmental sustainability in transport. An interdisciplinary approach to methods.
(Recherches). INRETS, Bron, May 2010, 426 p. [formato PDF, 16,9 MB].
"This report contributes to the development of methods to efficiently integrate
complex environmental issues into the assessment and decision processes
regarding transport. The main objective is to help to design harmonised
methods for building better environmental impact indicators based on the
existing knowledge, and to integrate these indicators into decision-making
processes. Key elements to fulfill those objectives are criteria for indicator
selection and methods for joint consideration of impacts through aggregation or multi-criteria analysis.
The authors of this report are thus concerned with how environmental
impacts of transport can be measured, how measurements can be transformed
into operational indicators, how several indicators can be jointly considered, and
how indicators are used in planning and decision making.
We do not propose one new harmonised method. The work has included a
wide state-of-the-art review, an assessment of existing methods and tools, and
finally proposed improvements to the methodological elements mentioned above.
The research should be useful for persons involved in the selection and
building of indicators, especially environmental impact indicators. It should also
serve those using sets of such indicators, for problem identification, monitoring,
planning, decision making, evaluation, or benchmarking of transport policies,
plans, programmes, projects, or transport technologies.
This volume is the final report of the action COST 356 'EST - Towards the
definition of a measurable environmentally sustainable transport'
(http://cost356.inrets.fr). COST 356 was a collaboration among a network of
scientists specialized in some environmental impacts ('natural' scientists), in
decision making processes (‘policy’ scientists) or in transport and environment
planning (‘planning’ scientists), each one involved in corresponding national or
international research projects."
European Environmental Agency,
Towards a resource-efficient transport system. TERM 2009: indicators tracking transport and environment in the European Union.
(EEA Report n.2/2010), Copenhagen, EEA, 2010, 52 p. [formato PDF, 2,49 MB].
"While technological advances produce cleaner vehicles, more and more passengers and goods are travelling further distances, thereby offsetting efficiency gains. Based on analysis of long-term trends, a new European Environment Agency (EEA) report calls for a clear vision defining Europe's transport system by 2050 and consistent policies to achieve it.
On its tenth anniversary, the EEA's TERM report presents an overview of transport's impact on the environment, built on an analysis of 40 policy-relevant indicators. The report's findings for the period 1997–2007 present a mixed picture, with some improvements in air pollutants and serious concerns regarding persistent growth in transport’s greenhouse gas emissions.
'Over the last ten years we have concentrated on measures to improve mobility whilst decoupling transport emissions from economic growth. Today, we can see that the extensive investment in transport infrastructure has enabled us to travel further to meet our daily needs, but has not led to a decrease in the amount of time that we are exposed to noise, congestion and air pollution,' said Professor Jacqueline McGlade, Executive Director of EEA. 'In the future we will need to focus not only on the mode of transport, but also the reasons why people choose to travel, because ultimately mobility is inextricably linked to our quality of life.'
Transport, including international aviation and maritime transport, accounts for around a quarter of total EU greenhouse gas emissions. Unlike some sectors, transport's impact on the environment continues to be closely linked to economic growth."
Indicatori sui trasporti urbani. Anno 2008. ISTAT, Roma, 17 marzo 2010,
17 p. + 33 tavole di dati [file PDF, 455 kB + file Excel, 1,86 MB]
"L'Istat presenta un approfondimento sui trasporti urbani, le cui
informazioni sono tratte dalla rilevazione “Dati ambientali nelle città”.
In particolare, con riferimento all’anno 2008 e ai 111 capoluoghi di
provincia2, sono illustrati alcuni indicatori sull’offerta di trasporto
pubblico, sulla domanda di trasporto pubblico e privato, sugli strumenti
di programmazione volti a migliorare la circolazione e la sicurezza
stradale e sulle politiche di trasporto urbano.
Principali risultati:
nel 2008 il trasporto urbano, sia pubblico che privato, ha risentito, in
termini positivi per l’ambiente, degli incentivi statali all’acquisto di
veicoli nuovi. Il tasso di motorizzazione (numero di autovetture per mille
abitanti), rimasto sostanzialmente stabile rispetto al 2007, ha registrato un
aumento del 23,3% delle autovetture euro IV meno inquinanti, mentre il
numero di motocicli per mille abitanti, cresciuto nel complesso del 3,7%,
ha visto un incremento del 53,7% di quelli euro III.
La domanda di trasporto pubblico urbano (numero di passeggeri per
abitante) è cresciuta del 2,2% rispetto al 2007. Gli aumenti hanno
riguardato, in particolare, il numero di autobus per abitante (+2,9%), i
posti-km (+1,3%), ossia il numero di posti offerti agli utenti dai mezzi di
trasporto pubblico, la densità delle reti percorse dagli autobus (+1,4) e la
densità di fermate (0,6%) (Figura 2).
Nei comuni capoluogo di provincia sono state create nuove aree pedonali
(+2,9% rispetto al 2007) e sono state ampliate le zone a traffico limitato
(+2,1%). In aumento dello 0,4% anche la disponibilità degli stalli di sosta
in parcheggi di scambio, volti a favorire l’uso del mezzo pubblico nel
centro cittadino, mentre sono risultati in calo dell’1,8% gli stalli di sosta a
pagamento (Figura 3). Da segnalare , infine, l’incremento, pari all’8,6%,
della densità delle piste ciclabili."
Il documento riporta 33 indicatori per tutti i comuni capoluogo di provincia,
relativi all'offerta ed alla domanda di trasporto pubblico, alla motorizzazione ed alla
disponibilità di aree pedonali e piste ciclabili.
Almeno un indicatore può essere poco significativo e addirittura fuorviante: l'approvazione del Piano
Urbano del Traffico (PUT). Un esempio negativo viene da Trieste: il PUT è stato approvato circa dieci anni fa,
ma mai applicato (è stato "congelato"). Il dato dell'approvazione può essere significativo per quei pochi comuni
che ancora non ce l'hanno, ma non serve per valutare la situazione italiana più generale.
A. Dobranskyte-Niskota, A. Perujo and M. Pregl,
Indicators to Assess Sustainability of Transport Activities – Part 1: Review of the Existing Transport
Sustainability Indicator Initiatives and Development of an Indicator Set to Assess Transport Sustainability
Performance. (JRC Scientific and Technical Reports). (EUR 23041 EN).
Joint Research Centre, Institute for Environment and Sustainability, Ispra, 2007, 59 p. [formato PDF, 2,58 MB].
"The major focus of this study is the development of indicators to measure sustainability of
transport systems. This has been achieved in two major steps. Firstly, the principal practices
of transport indicators of the EU and other international institutions have been reviewed.
Secondly, on the basis of major indicator initiatives a set of indicators for measurement and
evaluation of transport sustainability performance has been developed.
In the current report the importance of indicators is emphasised by defining them as tools or
“quantitative measures that can illustrate and communicate complex phenomena simply,
including trends and progress over time” (EEA, 2005). Taking into account that transport is a
priority area for sustainability, selection of indicators for measurement and assessment of
transport activities may play an important role in the decision- and policy-making process.
Selected indicators are useful for highlighting problems, identifying trends, contributing to
priority-setting, policy formulation and evaluation and monitoring of process and in this way
informing the public and decision-makers. The first part of the report highlights various
functions of sustainability indicators to assess transport performance. On the basis of the
definition of sustainable transport system established in the European Union’s Sustainable
Development Strategy (EC, 2003) and characterization of sustainable transportation system
according to so-called Vancouver principles “Towards Sustainable Transportation” (OECD,
1996) the scope for measurement of transport performance using indicators is identified.
General indicator quality selection criteria established by the recognized international bodies
are briefly reviewed. This is followed by the indicator quality selection criteria specific to
transport. In addition, quantitative sustainable transport targets proposed by various
international institutions for the assessment of transport sustainability performance are indicated.
The subsequent part of the report is focused on the review of the major EU and other
international transport indicator initiatives, the summary of transport indicator reviews and
presentation of transport related issues from the “Well-to-Wheels” study. On the basis of 10
major transport related international initiatives which include the EC Sustainable
Development Indicators, the EC ETIS study, the EEA TERM indicators, Eurostat transport
indicators, transport indicator sets of OECD, US EPA, World Bank, UNECE, VTPI as well
as taking into account the JRC Well-to-Wheels study, a set of 55 sustainable transport
indicators has been developed. The logics behind the major indicator themes is presented and
discussed in the context of the EU transport policies. Additionally, the newly developed
transport sustainability indicator set is analysed using the Driver-Pressure-State-Impact-
Response (DPSIR) scheme, which helps to identify the causal linkages among the various
indicators within the framework.
The current study proposes a set of transport sustainability indicators which may serve as
valuable framework for the assessment of European transport sustainability performance and
for the development of policy scenarios/ strategies to mitigate negative impacts originating from transport activities."
Francesca Mameli, Gerardo Marletto,
Can national survey data be used to select a core set of indicators for monitoring the sustainability of urban mobility policies?. (Working Papers CRENoS, 2009/11).
Cagliari, CRENoS-CUEC, Novembre 2009, 32 p. [formato PDF, 530 kB].
"The gradual expansion of urban transport systems brings a series of undesirable socio-economic and environmental impacts that affect the quality of life in cities. Assessing the performance of transport policies is therefore crucial for attaining a sustainable urban development. Adopting an integrated expert-led and participatory- based ?“bottom-up?” approach this paper deals with the issue by examining the feasibility of using citizens?’ opinions to select a core set of indicators for monitoring the sustainability of urban mobility policies. A national survey has been carried out to gather citizens?’ perceptions over a basic conceptual framework of dimensions and objectives of urban mobility policies in order to provide a ranking of the associated performance indicators. The results showed that different sets of performance indicators may be chosen according to city size and transport modes mostly used by citizens."
Francesca Mameli, Gerardo Marletto,
A participative procedure to select indicators of sustainable urban mobility policies. (Working Papers CRENoS, 2009/06).
Cagliari, CRENoS-CUEC, Luglio 2009, 24 p. [formato PDF, 268 kB].
"Starting from an original framework based on four dimensions and thirteen objectives of sustainable urban mobility policies, this paper advocates the selection of a core set of performance indicators founded on a participative procedure. Citizen participation and stakeholder involvement is made possible by a national sample survey and a deliberative multi-criteria analysis, respectively. Such a procedure is applied to the Italian case and it shows that the set of indicators based on citizen evaluations radically differs from that based on stakeholders’ opinions: citizens are more oriented towards reducing private transport costs, air pollution and traffic accidents; stakeholders are more in favour of improving car-free accessibility and reducing the consumption of land and public space generated by urban mobility. For further testing at a local scale, a more articulated procedure is proposed in order to increase the role of citizens and to help generate unequivocal results."
2008 Core National Local Authority Accessibility Indicators. Final Report. Version 5.
London, Department for Transport, June 2009, 33 p. [formato PDF, 0,98 MB].
"The Indicators provide a number of measures of accessibility by public transport, walking, cycling and car to seven service types: primary schools, secondary schools, further education, GPs, hospitals, food stores and employment. With the exception of further education, indicators have also been produced for an 'at-risk' sub-group of the population.
The core indicators have been calculated to help Local Authorities develop their evidence base for their accessibility strategies and in support of two of the 188 National Indicators for Local Authorities (NI175 - Access to Services and NI 176 - Access to Employment). Using nationally consistent datasets gives Local Authorities a picture of journey-time barriers to accessibility, allows comparison with other authorities and gives those who decide that accessibility should be one of their 35 National Indicator targets a baseline against which to set those targets."
Eelco den Boer, Jasper Faber, Dagmar Nelissen,
Proposal for an Environmental Ship Index. Air pollutants and CO2.
Delft, CE, February 2009, 48 p. [formato PDF, 400 kB].
"In a study commissioned by the ports of Le Havre, Antwerp, Rotterdam, Bremen and Hamburg, CE Delft has developed an Environmental Ship Index (ESI) that from 2010 onwards will be used on a voluntary basis to encourage more environmentally benign shipping. The index identifies vessels that perform better in terms of emissions than under current international regulations on the average technology to be applied in new vessels. The index can be used by port authorities, carriers and dispatchers alike.
Indexing is not a novel topic, being similarly employed for both aviation and road vehicles, in establishing ‘green zones’ and in differentiating taxes.
The report comprises the following:
1. Evaluation of existing indices in the maritime sector.
2. Evaluation of the lessons to be learned from use of such indices in other sectors.
3. Design of a proposal for an ESI.
4. A proposal for an ESI organisation to administer a database and manage vessel inspection.
The ESI proposal covers emissions of NOX and SOX and reporting on the IMO energy efficiency operational index (EEOI). As yet, it is unfeasible to include particulates in the index."
European Environmental Agency,
Transport at a crossroads. TERM 2008: indicators tracking transport and environment in the European Union
(EEA Report n.3/2009), Copenhagen, EEA, 2009, 52 p. [formato PDF, 1,00 MB].
"The TERM 2008 report examines performance of the transport sector vis-a-vis environmental performance and concludes that there are plenty of options for synergies between different policy initiatives but also a risk of measures counteracting each other."
Hilde Meersman, Eddy Van de Voorde, Thierry Vanelslander en Edwin Verberght,
Indicatorenboek Duurzaam Goederenvervoer Vlaanderen 2007
(Indicatori del trasporto sostenibile di merci nelle Fiandre 2007).
Universiteit Antwerpen, 2008, 102 p. [formato PDF, 1,66 MB]. (in lingua fiamminga)
European Environmental Agency,
Climate for a transport change. TERM 2007: indicators tracking transport and environment in the European Union
(EEA Report n.1/2008), Copenhagen, EEA, 2008, 56 p. [formato PDF, 3,87 MB].
"The TERM 2007 report examines performance of the transport sector vis-a-vis potential future targets for
greenhouse gas emission reductions and concludes that technology measures are insufficient to meet likely targets."
Damien Verry, Jean-Pierre Nicolas,
Indicateurs de mobilité durable: de l'état de l'art à la définition des indicateurs dans le projet
Simbad. Rapport intermédiaire n°2 du projet Simbad (SImuler les MoBilités pour une Agglomération Durable),
Laboratoire d’Économie des Transports, Juillet 2005, 98 p. [formato PDF, 1,05 MB].
(Rapport du Laboratoire d’Économie des Transports pour le compte de la DRAST (Ministère de l’Équipement) et de l’ADEME dans le
cadre du groupe 11 du PREDIT).
European Environmental Agency,
Transport and environment: on the way to a new common transport policy.
TERM 2006: indicators tracking transport and environment in the European Union
(EEA Report n.1/2007), Copenhagen, EEA, 2007, 38 p. [formato PDF, 4,83 MB].
Mario Contaldi, Roberta Pignatelli, La
mobilità in Italia: indicatori su trasporti e ambiente. Dati di sintesi -
anno 2005. APAT, Roma, novembre 2005, 59 p. [file PDF, 988 kB]
Ecosistema
Urbano 2005 di Legambiente ( dati raccolti "alla fonte" delle
amministrazioni comunali ed elaborati insieme all'Istituto di Ricerche Ambiente
Italia) contiene diversi indicatori relativi al traffico urbano, al trasporto
pubblico e alla mobilità nei comuni capoluoghi di provincia [formato PDF, 315 kB]
EEA (European Environment Agency),
Ten key transport and environment issues for
policy-makers TERM 2004: Indicators tracking transport and
environment integration in the European Union, EEA Report n.3/2004, 32 p. [formato
PDF; 3,21 MB]
EEA,
TERM 2001 - Indicators tracking transport and environment integration in
the European Union
EEA,
TERM 2002 – Paving the way for EU
enlargement - Indicators for transport and environment integration
EEA,
Transport – Indicator groups. Here you find the indicators of the transport and environment reporting
mechanism (TERM). They help to monitor the progress of the EU's
transport and environment integration policies.
ISTAT, Indicatori ambientali
urbani (anni 2002-2003) [diversi files, formato zip] I risultati
dell'indagine "Dati ambientali sulle città" per gli anni 2000-2003
con riferimento ai 103 comuni capoluogo di provincia. Interessanti gli
Indicatori sui trasporti.
Thomas Götschi und Sonja Kahlmeier,
Erhebungsmethodik für das Monitoring von SchweizMobil und den Schweizer Wanderwegen
(Metodi di rilevamento per il monitoraggio di SchweizMobil e dei percorsi escursionistici svizzeri).
Schlussversion vom 3. September 2012.
Institut für Sozial- und Präventivmedizin, Arbeitsbereich Bewegung und Gesundheit, Universität Zürich, September 2012, 73 p. [file PDF, 1,51 MB].
Dieser Bericht entstand im Auftrag von SchweizMobil und den Schweizer Wanderwegen.
Erhebung des Fuss- und Veloverkehrs (Rilevamento del traffico pedonale e ciclistico)
. Schlussbericht, September 2005. (SVI-Forschung 2001/503).
Rapperswil, 2005, 150 p. [file PDF, 1,69 MB].
(In lingua tedesca, con riassunto e raccomandazioni metodologiche in italiano e francese).
"Basic data applicable for practicable planning as well as transport and scientific purposes are lacking in
the areas of pedestrian and cycle traffic. Information on pedestrian and cycle trends would assist in the
planning of facilities and the assessment of the degree of success of initiated measures and would be
of considerable significance in the promotion of public awareness for these forms of mobility.
The presented research project has as its objective a compilation of recommendations for the conception,
execution and evaluation of studies on pedestrian and cycle traffic. Both the state of knowledge of
current survey methods as well as available instruments and technical aids formed the basis for evaluation.
Within the framework of the research work, special large-scale pilot studies were carried out in collaboration
with numerous towns and districts. Results and observations resulting from the pilot studies
in Zurich, Chur, Uster, Riehen, Mendrisio and Rotkreuz were directly incorporated within the recommendations".
Martino Lo Cascio, Isabella Carbonaro, Francesco De Antoni, Giuseppe Galloppo (a cura di),
Stato ed evoluzione delle statistiche dei trasporti in Italia. Rapporto di indagine.
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma, aprile 2006, 148 p. [file PDF, 618 KB]
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