CHI SONO E PERCHE' FACCIO QUESTO SITO

Sono il creatore ed editore di questo sito web che offre notizie, documenti, commenti, informazioni e soprattutto links sul tema dei trasporti e dell'ambiente. Dato il poco spazio disponibile, gran parte dei documenti sono linkati e solo alcuni molto piccoli sono a testo pieno. Nei limiti del possibile, effettuo un controllo mensile dei link e ripristino quelli modificati, e talvolta collego i link di pagine cessate alle stesse pagine conservate su Internet Archive.
Alcuni dati personali e sulle mie motivazioni: ho 56 anni, ho vissuto l'esperienza dei movimenti del 68 e, dopo essermi laureato, sposato e trovato un lavoro, mi sono impegnato nella tutela dell'ambiente partecipando alle attivitā della LIPU, per essere in contatto con la natura. A causa della scarsa risposta delle istituzioni a questi temi e soprattutto in seguito al disastro di Cernobyl ed alla reazione spontanea di tanti amici e coetanei (sono stato tra gli animatori del Comitato per l'informazione sulla contaminazione radioattiva che nacque allora a Trieste), č nato il mio successivo impegno nei verdi, proprio nella fase di nascita e crescita impetuosa e disordinata di questo movimento in Italia, e in seguito il mio impegno nella fondazione di Legambiente a Trieste e nel Friuli-Venezia Giulia, in quanto vedevo la necessitā di coinvolgere su questi temi anche chi non condivideva la scelta politica dei verdi. In questa fase č nato il mio impegno transnazionale e multiculturale con la collaborazione e l'amicizia coi verdi e ambientalisti austriaci, sloveni, tedeschi e di altri paesi, che sono uno dei motivi per cui questo sito č pluriligue. Nel 1987 sono diventato il primo presidente regionale di Legambiente del Friuli-Venezia Giulia, nel 1988 sono stato eletto consigliere regionale per i Verdi nel Friuli-Venezia Giulia. Per cinque anni mi sono dedicato esclusivamente e professionalmente alla difesa dell'ambiente e dei diritti dei cittadini. Finito il mandato, mi sono dedicato al mio lavoro di bibliotecario alla SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste ed ho continuato a impegnarmi per la tutela dell'ambiente soprattutto nell'ambito di Legambiente, ma anche con diversi tentativi di portare i temi dell'ambiente e della multiculturalitā negli ambiti politici della mia cittā e della mia regione.
Da alcuni anni ho deciso di concentrare la mia attivitā extralavorativa sulla tematica che vede il legame tra trasporti e ambiente, perchč avevo la necessitā di approfondire e capire meglio questi problemi. Da molti anni faccio parte del Comitato direttivo dell'ITE (Iniziativa Europea per i Trasporti), un coordinamento tra comitati, gruppi e associazioni nato dieci anni fa sulla spinta della vittoria dell'Iniziativa delle Alpi nel referendum costituzionale che impegna la Svizzera a trasferire tutto il traffico pesante di merci dalla strada alla rotaia entro il 2009. Le associazioni dell'ITE si riuniscono ogni anno in un convegno, pubblicano il bolletino "ITE News" (che io traduco dal tedesco e dal francese) e tengono una giornata annuale d'azioni in tutto l'arco alpino per mobilitare le persone sulla tutela delle zone sensibili (Alpi, Pirenei, Vosgi...) dalle conseguenze dei trasporti. Questa tutela per l'ITE č un esempio e un segnale per sollevare temi che non si limitano al problema delle zone di montagna, ma riguardano l'Europa e tutta l'umanitā: gli effetti della globalizzazione con la delocalizzazione delle produzioni e i trasporti che ne derivano, i trasporti inutili indotti dai bassi costi dei trasporti stradali (rispetto ai modi meno inquinanti), i gravissimi problemi di mancanza di democrazia nelle scelte della pianificazione e nel mancato coinvolgimento della popolazione sui progetti di grandi infrastrutture (autostrade per il transito di merci attraverso le zone sensibili, tunnel alpini, alta velocitā ferroviaria), la necessitā di valorizzare le risorse locali e le economie regionali nell'agricoltura, nella produzione e nel turismo sviluppando la cosidetta "filiera corta", o meglio i circuiti economici regionali. Il grande tema della decrescita (anche detta "decrescita felice") pone il problema di fondo: abbiamo veramente bisogno di trasportare e consumare tutte quelle merci, o non č meglio, come dice Beppe Grillo "invece di trasportare gli stessi prodotti da un paese all'altro, scambiatevi la ricetta" e quale č il prezzo (i costi esterni, non pagati da chi trasporta o godrā dei beni trasportati, ma da chi vive lungo il percorso in termini di salute (inquinamento dell'aria, del suolo, dell'acqua, rumore, incidenti, effetto barriera ...) e di degrado dell'ambiente naturale e urbano e del paesaggio? Questo č uno dei principali cavalli di battaglia dell'ITE e credo diventerā anche uno dei principali temi dell'ambientalismo italiano e mondiale.
Vorrei trasformare questo sito da una iniziativa individuale e artigianale (come ha giustamente detto l'amico prof. Marletto) in qualcosa di condiviso e strutturato, con degli strumenti (p. es. wiki) che diano la possibilitā di interloquire, commentare e partecipare al progetto a chi lo desidera). Ogni aiuto in tal senso sarā molto gradito.

VOGLIO DEDICARE QUESTO SITO AL RICORDO DI MIA FIGLIA ANNA,
TRAGICAMENTE SCOMPARSA A 22 ANNI

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